oggi è l'ultimo giorno di elezioni... mai come quest'anno ho sentito poco l'interesse di andare a votare. non per sfiducia, bensì per la tesi. entro marzo devo consegnare le microfiches e devo muovermi, pena dover pagare una anno di retta. comunque, ho come al solito fatto lo sporco lavoro.
credo nella politica e sono convinto che la situazione attuale sia stata determinata proprio dalla depoliticizzazione avvenuta a cavallo tra la fine del 80 e l'inizio del 90. in questo periodo, infatti, la caduta del blocco socialista ha sigillato la vittoria (momentanea) dell'ideologia liberista. oramai solo, l'ideologia liberista iniziò la sua opera di egemonizzazione ed essendo rimasto vittorioso ha fatto poca fatica a nascondersi dietro la logica del "le ideologie sono finite". dietro questa frase tipica del senso comune non vi è altro che la volontà di una ideologia di imprimere nel senso comune stesso le condizioni della sua esistenza, assumendo quindi egemonicamente la guida della società.
non è un caso che il passaggio dal sistema maggioritario sia avvenuto in italia due anni dopo la cadiuta del muro: il maggioritario è il sistema che meno di tutti rispetta il volere del popolo, in quanto non contando il numero di voti bensì i seggi che vince un partito, riesce a garantire successo elettorale alle grosse coalizioni, portando i partiti politici a unirsi a destra e a sinistra cercando di moderarsi per "rubarsi" i voti al centro.
questo sistema elettorale e il sistema politico che si afferma di conseguenza è completamente strumentale alla ideologia unica, in quanto necessariamente le grosse coalizioni livellano le differenze politiche, portando ad una visione della gesitione del potere politico in senso amministrativo. infatti, non è altro che il tentativo di copiare il sistemna elettorale americano, patria del liberismo e del capitalismo sfrenato.
io sono di sinistra, io sono di destra... cosa significano queste frasi se non fare un blando riferimendo al progressismo ed al conservatorismo? inoltre, se il nostro obbiettivo è convergere al centro per mangiarci voti, quanto può essere distante la politica di una sinistra sì fatta da una destra?
bene... non mettiamo in discussione il sistema economico, quindi basta politica. sia mai che qualcuno possa pensare solamente di ipotizzare un altro sistema economico alternativo...
la politica deve ridursi ad essere amministrazione dello stato. si fanno le leggi che fanno comodo alla borghesia finanziaria e, al limite, discutiamo su quanto lasciare al "popolino".
intanto, nel momento che finisce la politica, si osserva quella degenerazione che avviene in tutte le amministrazioni sia pubbliche che private... il magna magna! rubi tu, allora rubo anche io... tanto non ho una idea politica da rispettare e che mi impone dei vincoli nell'agire... anzi... perché chiamarsi partito... "popolo delle libertà", "sinistra ecologia e libertà", "italia dei valori", "fratelli d'italia", "movimento 5 stelle" (che è, un albergo di lusso?)... manca solo "patrune e sotte" e siamo a posto.
quindi, trovando personalmente il problema non nella politica ma nella poca politica, avverso chiaramente tutti quei partiti e/o movimenti (che poi sono partiti) che dicono che la politica è la causa dei problemi... questi non sono altro che la degenerazione più estrema di questa concezione ideologica, coloro che portano all'abbattimento stesso della democrazia.
mi viene da ridere... in italia abbiamo da acquistare gli f-35 dagli stati uniti per un valore pari alla finanziaria monti (35 miliardi di euro), abbiamo da finanziare infrastrutture che da vent'anni sono ancora in costruzione, per un valore di svariati miliardi... dobbiamo mantenere le mafie... ah, dimenticavo... le numerose missioni di pace che costano diversi milioni al mese ognuna...
e si attaccano al numero dei parmanetari... io sono d'accordo... per me un parlamentare non dovrebbe prendere più di un metalmeccanico... ma dire che la colpa del debito pubblico sia la politica è ridicolo.
come il togliere i finanziamenti ai partiti... ma chi da soldi a un partito che difende le fasce di popolazione più deboli? come fanno queste fasce ad avere rappresentanza? ecco... magari non i rimborsi elettorali, che ognuno può gonfiarsi a piacere... ma finanziare i partiti (se questi facessero politica), sarebbe giusto. nessuno si ricorda che lo stipendio ai parlamentari lo ottennero i socialisti tra '800 e '900 per permettere ai meno abbienti di poter fare politica, per minare l'egemonia dei padroni che, ieri come oggi, non hanno mai avuto problemi a non lavorare... tanto c'era chi lavorava per loro.
se poi osservassimo e ci informassimo bene, scopriremmo che le politiche antipolitica ed i movimenti che in italia li sostengono, con le loro rivoluzioni colorate (viola, arancione...) di fatto hanno alle spalle il più etico dei capitalisti, talmente etico da aver tentato una speculazione contro la lira e contro la sterlina... talmente potente da contrapporsi da solo appa borghesia finanziaria euro-americana. il buon vecchio soros...
il problema di oggi è essere schiacciati tra padroni... finanzieri! il cui obbiettivo e mungere il popolino facendogli credere che il loro strumento più importante (la politica più che la democrazia), sia la causa dei loro problemi. che finezza!
ma quindi la soluzione qual'è? secondo me il fare politica... diffidando da chi dice che va contro la politica. cercare di capire ognuno quel'è il proprio ruolo economico nella società e informarsi sui "pensieri politici disponibili" nella brochure. solo la partecipazione può controllare la politica... ma non la partecipazione a muzzo.
una volta a sinistra stavano i comunisti, i demo-proletari, i socialisti, i socialdemocratici... a destra i radicali, i fascisti (i primi a nascondersi...), i liberali, i monarchici...
oggi? boh... una sorta di sinistra ed una sorta di destra...
pure la grossa borghesia finanziaria europea se ne è accorta... infatti ha investito monti della sua rapprresentanza, capendo che l'italia non si gestisce come l'america ma conviene un centro, con permesso di alleanze a piacimento.
finalmente le basi per scardinare il bipolarismo si stanno conclamando... rompendo il sistema, le estreme possono crescere. gli amministratori dello stato stanno tremando.
l'unico problema? perché queste cose devono accadere sempre per volontà dei padroni e non perché le masse lo capiscono? dove è finito il partito avanguardia e guida delle masse popolari, la coscienza critica che si crea a partito?
e soprattutto... dove è finito il concetto di "lotta di classe"?
ah, buon antonio... tutti a parlare di te... ma tutti per come ti ha descritto bobbio... tra i tanti sproloqui sul tuo conto, nessuno pensa su concetti come egemonia e partito "principe" machiavellico... anzi... l'etica borghese, oggi, vince sulla divisione in classi dell'economia...
la cateegoria borghese vince sulla classe proletaria.
poveri noi!
ps: pubblicato senza rileggere... non lamentatevi se non è scorrevole o puntuale!
ciauz!!